Il primo libro IL FRANCESE è un giallo di MASSIMO CARLOTTO, ci racconta di un protettore accusato di omicidio. Una poliziotta pericolosa e spregiudicata. E sullo sfondo l’anima bigotta e insieme torbidissima della provincia italiana.
Lo chiamano il Francese. Gestisce una “maison” di dodici donne. Ognuna di queste ragazze ha un nome d’oltralpe, ognuna recita un personaggio diverso: dalla pin-up d’ altri tempi alla manager in carriera, il Francese è in grado di soddisfare le fantasie di commercianti, imprenditori, professionisti. Ha un giro medio – alto, le madamoiselle non lavorano per strada e non tutti se lo posso permettere. Tutto precipita quando una delle ragazze scompare nel nulla: è lui l’ultimo ad averla vista viva, e quindi il primo ad essere sulla lista degli indagati. Il commissario Franca Ardizzone non gli da tregua, lo vuole sbattere in galera a tutti i costi. E la sua maison fa gola alle bande della zona che gestiscono la prostituzione. Per salvarsi, il Francese deve scoprire la verità, un gioco pericoloso dove nessuno rispetta le regole.
Massimo Carlotto, uno degli scrittori del noir italiano, più amati in Italia, debutta nel giallo con un nuovo, iconico personaggio, dimostrando il suo talento nel raccontare la nostra società e gli scheletri che cerca di nascondere nell’armadio.
Il secondo libro LE OSSA PARLANO di ANTONIO MANZINI procede di un altro capitolo con il suo personaggio.
Un medico in pensione scopre nel bosco delle ossa umane. E’ il cadavere di un bambino. Michela Gambino della scientifica di Aosta, nel privato tanto fantasiosamente paranoica da far sentire Rocco Schiavone spesso e volentieri in un reparto psichiatrico, ma molto competente, riesce a determinare i principali dettagli: circa dieci anni, morte per strangolamento, probabile violenza. L’ esame dei reperti permette di arrivare a un nome e una data: Mirko, scomparso sei anni prima. La madre non si era mai rassegnata. L’ultima volta era stato visto seduto su un muretto, vicino alla scuola dopo le lezioni, in attese apparentemente di qualcuno. Un cold case per il vicequestore Schiavone, che lo prende come dolente compassione, e con il disgusto di dover avere a che fare con i codici segreti di un mondo disumano. Un’ indagine che lo costringe alla logica, a un procedere sistematico, a decifrare messaggi e indizi provenienti da ambienti sotterranei. E a collaborare strettamente con i collegi e i sotto posti, dei quali conosce sempre di più le vite private: gli amori spericolati di Antonio, il naufragio di Italo, le recenti sistemazioni sentimentali di Casella e di Deruta, perfino l’inattesa sensibilità di D’intino, le fissazioni quasi comiche dei due del laboratorio. Lo circondano gli echi del passato di cui il fantasma di Marina, la moglie uccisa, è il palpabile commento. Si accorge di essere inadeguato ad altri amori. E’ come se la solitudine stesse diventando la compagna di cui non si può fare a meno. Questa indagine è forse la più crudele per Rocco Schiavone. La solitudine del bambino vittima è totale, aleggia sulle affaccendate vicende di tutti i personaggi facendoli sentire del tutto futili a Rocco, confermandolo nel suo radicato pessimismo.
Un romanzo unico composto da più gialli intricati che esplorano le complessità della natura umana.
Dovrebbero mancare ancora un paio di libri, ve li presenterò nei prossimi giorni.
